AIgeist 13 │GADGET AI, sogni o incubi? │Specchio e spazzolino intelligente │Agenda del giorno │AI in auto │Smartphone e PC │In palestra │ E per dormire, la fascia da 2000 dollari
Benvenuti in AIgeist, la newsletter settimanale che parla semplicemente di AI.
Ogni mercoledì alle 7. Le altre nostre newsletter: Finambolic (martedì), Xerotonina (giovedì)
Il tema è - Oggetti AI, sogni o incubi?
The Verge gli ha dedicato la copertina, Sam Altman di OpenAI e Joni Ive (ex Apple, il designer dell’iPhone…) ci lavorano insieme, le città sono tappezzate di smartphone AI. L’intelligenza artificiale “ci tocca”, intendiamo in senso fisico, e allora abbiamo immaginato una giornata con l’AI in forma di gadget nel presente-futuro. Venite con noi!
Ore 7: spazzolino e beauty routine
2030, un futuro non molto lontano. Alle sette vi svegliate e andate in bagno. Il wc multifunzione, collegato ad Alexa, vi intrattiene con la vostra musica preferita e nel mentre analizza i parametri vitali. Dall’analisi si scopre che non siete abbastanza idratati, il dato viene registrato sull’app che vi ricorda di bere più acqua durante la giornata. Vi guardate allo specchio, e qui parte l’esame della pelle e i rimedi per averne più cura. Nel frattempo una vocina, sempre dello specchio, vi chiede di che umore siete, e se può fare qualcosa per voi. Esercizi di yoga facciale o di mindfulness? Step successivo mentre ascoltate le previsioni del tempo, le news o vi guardate il finale della vostra serie preferita che avete perso perché vi siete addormentati sul divano, inforcate lo spazzolino da denti. DADAN! Anche questo oggetto è dotato di un chip AI e parla. Tutto quello che è descritto sopra esiste, anche se hanno prezzi per sceicchi, o è a un livello di prototipo avanzato. Lo spazzolino, con guida vocale e touchscreen smart che vi dà un feedback immediato sull’igiene orale, è già realtà e ha anche “prezzi abbordabili”. 129 euro per il modello Oclean X Ultra S, 350 per quello top della linea Oral B. Entrambi sono dotati di sensori capaci di rilevare in 3D la superficie dei denti e suggerirvi tempo e modalità di spazzolatura (se usate troppa o poca pressione). Vi siete dimenticati di pulire il molare dell’arcata inferiore sinistro? Parte l’avviso sonoro. Preparatevi.
Ore 8: organizziamo la giornata
Alexa ci spiega gli impegni della giornata ma con la versione “plus” (nome in codice “remarkable”, e probabilmente a pagamento) aggiunge nuove funzionalità AI. Se invece siamo già sul nostro smartphone Apple chiederemo a Siri, che si sta preparando ad aggiungere funzionalità di linguaggio naturale. Aggiustati appuntamenti e inviate con la voce le mail necessarie, indossiamo il nostro AIPin (700 dollari), come quello visto nelle sfilate di Parigi, e lo facciamo diventare il nostro assistente personale senza schermo, lasciando allo smartphone solo i compiti più complessi.
Ore 8.30: in auto
Non solo auto senza guidatore, anzi forse mai ci sarà, dicono alcuni. Ma l’auromezzo sul quale saliamo e che guidiamo è piena zeppa di applicazioni AI. Ci sediamo e il veicolo ci “prende le misure” aggiustando specchietti retrovisori, volante e configurazioni preferite del motore (e anche della polizza assicurativa!). Durante tutto il viaggio controllerà attivamente il nostro livello di attenzione e ci aiuterà a stare nella corsia corretta, a telefonare senza smanettare pericolosamente sullo smartphone che teniamo in tasca e si dirigerà automaticamente alla più vicina colonnina di ricarica (o al bar preferito).
Ore 10: al lavoro
Eravamo poche settimane fa in uno shopping center di Londra. Nell’area tecnologia e gadget molto spazio era preso da Samsung, ma oltre ai “soliti” prodotti c’era una sezione nascosta da una tenda nera (e per quello attraente) e guardata a vista da due addetti: era la zona di test dei nuovi telefonini“AI powered” della casa coreana. Oltre a modelli ad hoc (a partire da 920 Euro circa) c’è anche la possibilità di fare upgrade al nuovo sistema operativo ma solo per i modelli più recenti (per quelli meno potenti, come il nostro, si propone un favorevole trade-in per fare il salto di classe e accedere al meraviglioso mondo dell’AI). In questo video cosa fa davvero (impressionante la traduzione in tempo reale, ma anche il foto editing non è male).
Se poi siete davanti a un PC, oltre ai milioni di app potreste anche imbattervi in una tastiera AI-izzata, come quella dei nuovi modelli di computer Surface di Microsoft (da 1400 Euro), che attiva direttamente il sistema di co-piloting. Ma solo se siete in modalità business.
Ore 18: sport e fitness
Un po’ di sport, dopo tanto desk job, ci vuole. Per una sessione personalizzata di fitness casalingo non c’è che l’imbarazzo della scelta. Se prima c’era solo la Wii Fit, con le sue deliziose icone giapponesi, ora a farla da padroni, oltre alla miriade di app a base di algoritmi che aiutano ad allenarvi in modo più intelligente, sono gli armadi dotati di attrezzi e touchscreen multifunzione che utilizzano l'intelligenza artificiale e sensori 3D per fornire feedback sul movimento durante la lezione, come, ad esempio, Tempo Fit Studio (prezzo sui 2000 euro più 59 al mese di abbonamento). Offre diverse lezioni dal vivo e su richiesta, tra cui HIIT, cardio, sollevamento pesi, yoga, boxe, stretching e meditazione con il personal integrato. Qui una rassegna aggiornatissima del giornale online CNET con le ultime novità per salutisti.
Ore 22: sonno e sogni lucidi
Qui siamo oltre ai sogni d’oro. L’ultima follia arriva dagli States si chiama Halo-Morpheus-1. Si tratta del primo dispositivo indossabile creato per stabilizzare i cosiddetti sogni lucidi, cioè quello stadio di consapevolezza del sogno che vi consente di controllare o manipolarne la narrazione. Ben il 70% delle persone sperimenta questo fenomeno, almeno una volta nella vita. La fascia onirica è stata inventata da Prophetic, startup tech, che ha collaborato per la realizzazione del prototipo con Card79, la stessa azienda che ha progettato il chip neurale di Neuralink di Elon Musk. Cosa fa Halo esattamente? Intanto è appunto una fascia, non invasiva, che va indossata sulla fronte che emette segnali ultrasonici per stimolare la corteccia prefrontale dell’utente durante il sonno. Morpheus 1 è invece il sistema operativo che integrando vari tipi di dati provenienti da elettroencefalogramma e risonanza magnetica funzionale addestrati dall’Ai è in grado di captare quando si è in fase REM e di generare modelli di sequenze di attivazione neurale che rispecchiano i sogni lucidi naturali. Gli effetti dovrebbero essere quelli di poter comandare la propria attività onirica a nostra piacimento, anche per lavorare! (secondo questo articolo gli ingegneri potrebbero programmare dormendo). C’è comunque molto scetticismo. Dopo la fase di test (alla quale ci si può iscrivere già ora), il dispositivo dovrebbe essere commercializzato al prezzo di 2000 dollari entro il 2025.
Buonanotte, e sogni d’oro.