AIgeist 58 │Tariffe e AI, chi guadagna e chi perde │ Altman lavora su un proprio social network │ AI Act sotto attacco │ Pedagogia e scuole in Italia │ Guerra dei corsi tra giganti │ AI ILLUSTRATED 📸
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Business/ Tariffe e AI, chi guadagna e chi perde
La notizia> Se navigare nelle agitate acque della tempesta tariffaria Trump non è agevole, leggere gli impatti sul mondo AI lo è ancora meno. Andiamo con ordine. Il 14 aprile l’azienda Nvidia, regina dei semiconduttori, annuncia enfaticamente sul proprio blog che si prepara a investire massicciamente in impianti negli USA che produrranno, ed è una prima assoluta, interi supercomputer. Intanto l’AI è considerata un’ottima alleata per dirimere i problemi delle cosiddette supply chain (lo scambio di prodotti nelle filiere aziendali), ma soprattutto - e rimandiamo all’articolo sotto - tutti si chiedono come si incastrino i pezzi se davvero gli USA si devono mettere a produrre “in casa” tante cose cui non sono abituati, e a costi enormemente superiori. La risposta unanime è: la necessità di usare lavoratori più costosi spingerà le aziende a usare molta più AI nei processi (e tecnologia digitale in generale) per contenere i costi. Altro che manine che montano iPhone, computer che montano computer.
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🔗Trump Wants Tariffs to Bring Back U.S. Jobs. They Might Speed Up AI Automation Instead - Fonte Time.com
Mondo LLM / OpenAI al lavoro su un suo social network
La notizia> Mentre un gruppo di scienziati impegnati a difendere l’umanità dai tempi di Hiroshima e Nagasaki ci informa che la controinformazione russa sta sommergendo i nostri social media di contenuti fatti con l’AI ad alto rischio, e proprio mentre scriviamo questa newsletter, l’influente magazine The Verge afferma senza dubbi che OpenAI, l’azienda che produce ChatGPT, sta lavorando su un proprio social media. Boom! Ovvero come far arrabbiare Elon Musk, che è in causa milionaria col gigante AI e sta usando il suo social X (ex Twitter) per guadagnare audience e contenuti per il proprio engine LLM Grok e ha fatto anche un po’ di alchimie societarie nel tempo libero. Insomma ci sono tanti punti di contatto tra social e AI, e non sorprende che Sam Altman non si faccia mancare nulla. L’articolo stesso parla comunque di tempi non noti per il lancio del servizio.
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🔗OpenAI is building a social network - Fonte Theverge.com
Società e diritti/ L’Ue lavora a un pacchetto di leggi più pragmatico
La notizia> “Niente è escluso” così si è espresso un funzionario della Commissione europea a proposito della revisione dell’AI Act in atto. Dopo l’avvento di Trump, l’Ue sta infatti pensando di ridimensionare, con più pragmatismo, la prima legge al mondo progettata per affrontare i rischi dell’intelligenza artificiale. Il nuovo orientamento prevede la revisione e la semplificazione di interi blocchi del pacchetto normativo digitale (non solo AIAct, ma anche altri regolamenti correlati) entro fine anno. L’obiettivo è quello di incentivare la competitività industriale e creare un ambiente “più veloce e semplice” per chi sviluppa AI, e arginare in qualche modo la fuga di investimenti verso Stati Uniti e Cina.
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🔗 EU opens door to reworking AI rulebook - Fonte Politico.eu
Dall’Italia / Percorsi e strumenti per gli insegnanti suggeriti dal pedagogista digitale
La notizia> Dovremmo uccidere le ricerche scritte degli studenti? (essay in inglese, un caposaldo della formazione anglosassone). La domanda è provocatoria ma il dibattito è apertissimo. Di solito in Italia siamo più lenti e prudenti, ma c’è chi è sulla punta avanzata e soprattutto sul campo di battaglia. In questo completissimo e dettagliato articolo Gregorio Ceccone, insegnante-formatore che si definisce pedagogista digitale, porta in luce la propria esperienza e quella di tanti colleghi italiani all’incrocio tra didattica e intelligenza artificiale.
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🔗Preparare gli insegnanti all’IA: percorsi e strumenti formativi - Fonte: Agendadigitale.eu
Risorsa utile/ A scuola con Sam Altman
La notizia> Una delle aree di competizione più serrate nel campo dell’AI è quello della formazione, come ben spiega questo pezzo di Forbes (link sotto). Ultimo campione a creare la sua Academy è OpenAI, ancora loro, con l’omonimo servizio online (a questo link, richiede registrazione). Ci sono sessioni pensate per insegnanti e studenti, per persone in cerca di lavoro e piccoli imprenditori. La piattaforma include tutorial, casi di studio reali, esercizi pratici e moduli di sviluppo professionale fruibili autonomamente (tutti in inglese) e anche eventi live. Poi ci sono gli eventi speciali, come quello che si è tenuto il 4 aprile sui concetti base dell’intelligenza artificiale riservato agli anziani in collaborazione con Senior Planet, una sorta di università della terza età americana.
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🔗Inside OpenAI’s Ambitious AI Academy - Fonte: Forbes.com