AIgeist 40 │Donne e AI, la magnifica dozzina │Le Big Brain │ Le Money maker │ Le guardiane dell'etica │ Le boss del Femtech
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“Non puoi essere ciò che non puoi vedere”
Questa frase attribuita a Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, sottolinea l’importanza di avere modelli di riferimento visibili per ispirare le nuove generazioni. Vale per lo sport e anche in altri campi come quello della tecnologia. Nel contesto dell’intelligenza artificiale, questa affermazione evidenzia la necessità di aumentare la visibilità delle donne leader nel settore. Attualmente però, secondo il rapporto "Understanding Talent Scarcity: AI and Equity" di Randstad, la grande maggioranza dei professionisti specializzati in AI sono uomini, mentre solo il 29% sono donne, evidenziando un divario di genere significativo. A peggiorare le cose il veto all’accesso agli strumenti di AI sul lavoro: anche qui gli uomini (il 41%) hanno una via preferenziale rispetto al 35% delle donne. Questa sotto-rappresentazione femminile, negativa di per sé, si riflette anche sui prodotti che saranno giocoforza più poveri mancando di prospettive diverse e quindi portatori di bias.
Nonostante i dati poco incoraggianti abbiamo individuato almeno una dozzina di leader del settore, modelli per le future generazioni, che si stanno muovendo con ottimi risultati. L’AI infine ha dato una spinta incredibile al mercato Femtech (settore gestito perlopiù da donne che progettano soluzioni per salute femminile) che nel 2015 valeva 250 milioni, a breve supererà i 3 miliardi di dollari.
Le Big Brain: l’intelligenza al centro
1- Fei-Fei Li
Cosa fa: è considerata la madrina dell’intelligenza artificiale. Attualmente, è professoressa presso il Dipartimento di Informatica dell'Università di Stanford e co-direttrice dello Stanford Human-Centered AI Institute, istituto dedicato a promuovere un approccio all’AI centrato sull'uomo. Nel 2024, ha co-fondato World Labs, una startup focalizzata sullo sviluppo di AI con capacità di elaborazione visiva simile a quella umana. In meno di quattro mesi, l’azienda ha raggiunto una valutazione di oltre un miliardo di dollari.
Studi: nata a Pechino nel 1976, Fei-Fei Li si è trasferita negli Stati Uniti all'età di 16 anni. Ha conseguito una laurea in Fisica presso l'Università di Princeton nel 1999 e un dottorato in Ingegneria Elettronica presso il California Institute of Technology (Caltech) nel 2005.
Curiosità: sposata con il prof di informatica a Stanford Silvio Savarese, ha co-fondato AI4ALL, organizzazione no-profit dedicata a promuovere la diversità e l’inclusione nell'educazione all'IA, che offre programmi estivi per studenti delle scuole superiori, con l'obiettivo di aumentare la rappresentanza di gruppi storicamente sottorappresentati nel settore tecnologico.
2- Daniela Amodei
Cosa fa: è co-fondatrice e presidente di Anthropic, azienda specializzata nello sviluppo di intelligenza artificiale affidabile, con un forte focus sulla sicurezza e l’etica. Fondata nel 2021 insieme al fratello Dario Amodei, Anthropic si distingue per il suo approccio responsabile nello sviluppo di modelli di AI avanzati.
Studi: ha conseguito una laurea in Letteratura Inglese presso l'Università della California, Santa Cruz, con lode. La sua formazione umanistica le ha fornito una prospettiva unica nel campo tecnologico, contribuendo a integrare considerazioni etiche e umanistiche nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.
Curiosità: prima di co-fondare Anthropic, Daniela ha lavorato come vicepresidente per la sicurezza e le policy presso OpenAI. Inoltre, ha esperienza nel settore politico, avendo lavorato come membro dello staff del Congresso degli Stati Uniti. Nel 2023, insieme al fratello Dario, è stata inclusa nella lista delle 100 persone più influenti nell'AI stilata da Time
3-Marta Kwiatkowska
Cosa fa: è una scienziata informatica polacca, attualmente Professoressa di Sistemi Informatici presso l'Università di Oxford e Fellow del Trinity College. La sua ricerca si concentra sulla verifica formale dei sistemi probabilistici e sull'affidabilità dei sistemi di intelligenza artificiale. È nota per aver guidato lo sviluppo di PRISM, uno strumento per la verifica di modelli probabilistici.
Studi. ha conseguito la laurea in Informatica presso l'Università di Cracovia e il dottorato di ricerca presso l'Università di Leicester. Prima di unirsi all'Università di Oxford, ha ricoperto posizioni accademiche presso Birmingham e Leicester.
Curiosità: nel 2018, è stata la prima donna a ricevere il Royal Society Milner Award per i suoi contributi alla verifica formale. Nel 2019, ha ricevuto la Lovelace Medal dalla British Computer Society.
Le money maker: al cuore del business
1- Mira Murati
Cosa fa: è un’ingegnera meccanica e manager tech di origine albanese. Dal 2018 al 2024, ha ricoperto il ruolo di Chief Technology Officer (CTO) presso OpenAI, contribuendo allo sviluppo di tecnologie avanzate come ChatGPT, DALL-E e GPT-4. Nel novembre 2023, ha assunto per pochi giorni, fino al rientro di Sam Altman, la carica di CEO ad interim.
Studi: nata a Valona, in Albania, il 16 dicembre 1988, Murati si è trasferita in Canada a 16 anni per frequentare il Pearson College UWC. Successivamente, ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica presso il Dartmouth College nel 2012.
Curiosità: prima di entrare in OpenAI, Murati ha lavorato come Senior Product Manager presso Tesla, contribuendo allo sviluppo della Model X.
2-Carol E. Reiley
Cosa fa: è una pioniera nel campo dei sistemi robotici autonomi, con applicazioni che spaziano dalla chirurgia all’esplorazione spaziale, fino ai veicoli a guida autonoma. Ha lavorato presso aziende come Intuitive Surgical, Lockheed Martin e General Electric. Nel 2015, ha co-fondato Drive.ai, una startup specializzata in veicoli autonomi, ricoprendo il ruolo di presidente e contribuendo a raccogliere oltre 77 milioni di dollari di finanziamenti. Attualmente, è Co-Founder di DeepMusic.ai.
Studi: ha conseguito una laurea in Ingegneria Informatica presso la Santa Clara University nel 2004, con una specializzazione in robotica. Poi ha ottenuto un master in Informatica presso la Johns Hopkins University nel 2007, focalizzandosi sull’interfaccia aptica.
Curiosità: oltre alla sua carriera tecnologica, Carol Reiley è un’imprenditrice seriale, investitrice e filantropa. È stata la prima ingegnera a comparire sulla copertina della rivista MAKE e ha prestato il suo volto alla Guerlain per il lancio di una linea di prodotti di bellezza. Inoltre, è sposata con Andrew Ng (cofondatore di Coursera) noto esperto di intelligenza artificiale, e insieme sono stati definiti dalla MIT Technology Review come la “coppia di potere dell'AI”.
3- Lila Ibrahim
Cosa fa: è Chief Operating Officer (COO) di Google DeepMind, dove supervisiona le operazioni dell’organizzazione, promuove lo sviluppo responsabile e gestisce le relazioni esterne. Con oltre tre decenni di esperienza nel settore tecnologico, ha contribuito a stabilire e scalare diverse organizzazioni globali attraverso ruoli di leadership in ingegneria e business presso Intel, Kleiner Perkins Caufield & Byers e Coursera.
Studi: figlia di immigrati libanesi ha conseguito una laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica presso la Purdue University (USA) nel 1993. Durante gli studi, è stata membro della sorority STEM Phi Sigma Rho.
Curiosità: oltre al suo ruolo in DeepMind, è co-fondatrice e presidente del cda di Team4Tech, organizzazione no-profit. Conosciuta nel campus come “la ragazza con la scatola viola”, portava con sé ovunque una scatola di transistor e resistenze, a testimonianza della sua profonda passione per l’ingegneria. È anche membro del Consiglio sull’AI del Regno Unito e del Council on Foreign Relations, un'organizzazione non-partisan.
3+1➡️Jasmine Anteunis: imprenditrice francese, co-fondatrice di Recast.AI, una piattaforma per lo sviluppo di chatbot basati sull’AI, acquisita da SAP nel 2018. Ha studiato arti applicate a Aix-en-Provence, per poi approfondire le sue competenze in programmazione alla mitica Ecole42 (l’istituto innovativo di programmazione informatica fondato da Xavier Niel di Iliad). Nel 2018, è stata riconosciuta da Forbes come una delle Top 50 Women In Tech in Europa.
Le guardiane dell’etica: di guardrail e politica
1-Raluca Crisan
Cosa fa: è co-fondatrice e Chief Technology Officer (CTO) di Etiq AI, startup specializzata nello sviluppo di strumenti per identificare e mitigare i bias nei modelli di intelligenza artificiale.
Studi: ha un BA in economia e letteratura inglese presso l'Amherst College in Massachusetts e un Master presso l'Università di York. Ha maturato oltre 10 anni di esperienza nel campo della data science, collaborando con clienti nel settore retail, bancario e delle telecomunicazioni nel Regno Unito.
Curiosità: ha vinto il primo premio nel 2020 Women in AI Europe e inclusa nella lista delle 100 donne più importanti nel settore AI Ethics.
2-Sandra Wachter
Cosa fa: professoressa di Tecnologia e Regolamentazione presso l'Oxford Internet Institute dell'Università di Oxford. La sua ricerca si concentra sulle implicazioni legali ed etiche dell'intelligenza artificiale (IA), dei Big Data e della robotica, nonché sulla regolamentazione di Internet e delle piattaforme digitali. È anche membro del Consiglio del World Economic Forum su Valori, Etica e Innovazione e affiliata al Bonavero Institute of Human Rights.
Studi: ha conseguito una laurea in legge presso l'Università di Vienna e un Master in Diritto Internazionale presso la London School of Economics. Ha completato il dottorato di ricerca (PhD) in Diritto presso l'Università di Oxford, focalizzandosi sulle questioni legali ed etiche legate all'IA e ai Big Data.
Curiosità: nel 2016, è stata nominata Research Fellow presso l’Alan Turing Institute, l'istituto nazionale britannico per la scienza dei dati e l'IA. In questa veste, ha valutato gli aspetti etici e legali della scienza dei dati, evidenziando casi in cui algoritmi opachi hanno mostrato comportamenti discriminatori. Ha proposto l'uso di "spiegazioni controfattuali" per rendere le decisioni algoritmiche più trasparenti senza rivelare segreti commerciali.
3-Eva Maydell
Cosa fa: è una politica bulgara, membro del Parlamento Europeo dal 2014, rappresentando il partito GERB. Nel Parlamento Europeo, è membro della Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia (ITRE) e della Commissione per i Problemi Economici e Monetari (ECON). Eva è anche Vicepresidente della Delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti. Ha svolto un ruolo cruciale nella stesura dell'AI Act dell'UE come relatrice della ITRE.
Studi: ha conseguito una laurea in Relazioni Internazionali e Gestione Aziendale presso la John Cabot University di Roma.
Curiosità: è stata la più giovane membro del gruppo del PPE al momento della sua elezione nel 2014. È stata riconosciuta con premi come "Best Newcomer MEP" e "New Technologies" e inclusa nella lista "30 under 30" di Forbes Europe. Eva è anche ambasciatrice dell'iniziativa "E-skills for Jobs" della Commissione Europea e co-fondatrice di "Education Bulgaria 2030".
Femtech: l’AI che fa bene alle donne
1- Ida Tin
Cosa fa: è un’imprenditrice danese nel settore tecnologico e autrice, nota per aver co-fondato Clue, applicazione per il monitoraggio del ciclo mestruale e della fertilità. Sotto la sua guida, Clue è diventata una delle principali app nel campo della salute femminile, con milioni di utenti in tutto il mondo. Nel 2016 ha coniato il termine "FemTech".
Studi: è nata a Copenaghen e ha frequentato la Kaospilot, una scuola di business alternativa danese, dove ha sviluppato competenze in imprenditorialità e leadership.
Curiosità: oltre alla sua carriera imprenditoriale, Ida Tin è un'appassionata motociclista e ha guidato tour in paesi come Vietnam, Stati Uniti, Cuba, Cile e Mongolia. Prima di fondare Clue, ha gestito una compagnia di tour in motocicletta con suo padre, esperienza che ha descritto nel suo libro "Direktøs", diventato un bestseller in Danimarca.
2- Tania Boler
Cosa fa: è la fondatrice e CEO di Elvie, azienda leader nel settore della tecnologia femminile che sviluppa dispositivi intelligenti per la salute delle donne. Sotto la sua guida, Elvie ha lanciato prodotti innovativi come Elvie Trainer, un dispositivo per l'allenamento del pavimento pelvico utilizza sensori e algoritmi avanzati per fornire feedback in tempo reale e personalizzare gli esercizi in base alle esigenze dell'utente, ed Elvie Pump, il primo tiralatte elettrico indossabile e silenzioso al mondo che incorpora funzionalità intelligenti che permettono alle madri di monitorare e controllare il processo di estrazione del latte tramite app.
Studi: ha conseguito una laurea in Scienze Politiche e Studi sullo Sviluppo presso l'Università di Oxford. Successivamente, ha ottenuto un Master in Educazione alla Salute presso l'Università di Stanford e un Dottorato di Ricerca (PhD) in Salute Pubblica presso l'Università di Londra, focalizzandosi su prevenzione e salute sessuale.
Curiosità: è stata la sua esperienza personale durante la gravidanza a spingerla a creare soluzioni tecnologiche per affrontare problemi comuni come il rafforzamento del pavimento pelvico e l'allattamento. Ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro, tra cui l'Innovator of the Year ai FDM Everywoman in Technology Awards nel 2016.
3-Kate Ryder
Cosa fa: è la fondatrice e CEO di Maven Clinic, la più grande clinica virtuale al mondo specializzata nella salute femminile e familiare. Fondata nel 2014, Maven offre servizi online che coprono fertilità, pianificazione familiare, gravidanza, salute post-partum, adozione, maternità surrogata e genitorialità. Sotto la guida di Ryder, l'azienda raggiunto una valutazione di oltre un miliardo di dollari, diventando così il primo "unicorno" nel settore FemTech.
Studi: ha conseguito una laurea in Storia presso l'Università del Michigan. Successivamente, ha ottenuto un Master in Antropologia presso la London School of Economics. Dopo la laurea, ha insegnato inglese in Spagna e ha lavorato come giornalista per testate come The Economist, The New Yorker e The Wall Street Journal, coprendo diverse aree geografiche tra cui il Sud-Est asiatico, New York e Londra.
Curiosità: prima di fondare Maven Clinic, Ryder ha lavorato nel settore del venture capital presso Index Ventures, focalizzandosi su investimenti in fase iniziale sia in Europa che negli Stati Uniti. Nel 2009, ha collaborato con l'ex Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Hank Paulson, nella stesura delle sue memorie "On The Brink".
3+1➡️Mabel Yen Ngoc Nguyen (Singapore): co-fondatrice e CEO di elo.care startup che ha sviluppato un tracker per la menopausa unico nel suo genere, utilizzando l'AI e l'Internet of Medical Things (IoMT) per aiutare le donne a gestire questa fase della vita.